Immagine premiazione Genera Festival 2021

Ringraziamenti per la VI ^ edizione del Premio Giornalistico città di Castelsardo

Tre anni fa, quando con Giulian Spanedda, Walter, Fabrizio, Andrea abbiamo deciso di costituire “Genera Festival” non pensavamo di fare tanta strada.
Avevamo una visione: valorizzare i territori e favorire la crescita culturale, economica e sociale delle persone che li abitano, a partire dai più giovani.
Un ragazzo che vive in Sardegna non ha le stesse opportunità di un coetaneo che vive a Milano, a Roma, a Londra, o a Barcellona. Una ragazza che conosco, una volta, in preda alla disperazione mi ha detto “la Sardegna è una trappola per topi”.
La realtà è questa: i nostri giovani, nonostante internet, e nonostante i social, sono tagliati fuori dalle grandi correnti artistiche e di pensiero e poco o nulla hanno a che spartire coi loro coetanei del resto d’Italia.
L’isolamento culturale e sociale è cresciuto a dismisura a causa del COVID. È per queste ragioni che abbiamo pensato di organizzare un festival di giornalismo per ragazzi che diventasse occasione di scambi col resto del mondo.
Lungo questa strada, alla ricerca di un contesto ideale per il nostro festival, ci siamo imbattuti nel Comune di Castelsardo che non solo ha sposato l’idea, offrendosi di ospitarci, ma ha rilanciato proponendoci contestualmente di dare seguito allo storico “Premio Giornalistico Città di Castelsardo”, dopo 40 anni di inattività.
Una sfida che abbiamo accolto volentieri. In un colpo solo avevamo l’opportunità di rilanciare l’immagine turistica del borgo (dopo due anni di pandemia), affrontare dei temi a noi cari e proiettare i ragazzi verso una realtà più grande.
Sarà stato l’entusiasmo dell’amministrazione comunale e del sindaco Antonio Capula, unito alla determinazione di Valeria Sini e Salvatore Rubino, vicepresidente della Fondazione di Sardegna: abbiamo deciso di provarci. E nonostante il COVID, il fallimento di Alitalia e una tempesta che ha isolato i telefoni per una settimana, siamo comunque riusciti ad organizzare un evento più che dignitoso. Questo grazie all’incontro con persone sensibili e di spessore che si sono impegnati più di quanto il loro ruolo gli competesse, non lesinando la loro generosità.
Grazie al presidente della giuria Gianni Garrucciu e a tutti i giurati.
Al centro del Progetto ci sono stati i ragazzi (grazie alla collaborazione del Liceo Paglietti di Lu Bagnu, della docente Luciana Fadda e del Liceo Canopoleno di Sassari) coi quali abbiamo affrontato temi delicati come la lotta alle fake news, la ricerca corretta delle notizie, la tutela delle fonti, la libertà di espressione e la ricerca della verità.
La Giuria ha premiato giornalisti che hanno rappresentato questi valori, e che hanno fatto ricorso al coraggio nell’esercizio quotidiano della professione: Luigi Soriga, Piera Serusi, Paolo Mastino, Maria Pintore, Tiziana Simula, Roberto Montesi, Beppe Severgnini e Giovanna Pancheri sono testimoni autentici.
Per fare questo è servito il supporto di tanti amici e sostenitori: Giueppe Lorenzoni, Emanuela Manconi dello ZéRO, Matteo Santoni della Ge.Cas, Giampaolo de La Guardiola, Gianni Russo del consorzio Golfo dell’Asinara, Gianni Sini, Hotel Riviera e Ristorante Fofò. Un grazie anche a chi ha fornito un supporto essenziale, come Alice Sassu e Daniela Piras. Senza di loro non avremo potuto fare ciò che abbiamo fatto in così poco tempo e con la qualità di pensiero che siamo riusciti a esprimere.
Grazie alla cooperativa Ammentos: Annalisa Guascari, Angela Corso e Stefania Borrielli. A tutto lo staff tecnico: Brian Fenu della “Arte e concerti” e Carlo Giua. Grazie alla Sun Service di Antonello Palmas, ai curatori del museo Mim di Castelsardo.
Un grazie va a chi ha reso possibile la buona riuscita della cerimonia di premiazione: dalla madrina della serata, la giornalista Tiziana Ribichesu, a Giampaolo Cassitta, alla giovane pianista castellanese Emilia Migalio, agli ospiti che sono stati testimoni delle edizioni storiche, come Michelangelo Cardellicchio. Un grazie speciale va alle famiglie Mannironi, Canu e Pinna.
Oltre a loro, è stato determinante il supporto di tante persone disinteressate che hanno voluto dare il proprio contributo per far ripartire una manifestazione morta e sepolta, ma che nel cuore della gente era evidentemente ancora viva ed oggi è risorta alla grandissima.
Grazie a tutti quanti voi l’edizione del 2022 sarà migliore. Grazie.

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