Genera Festival 2024 | Anteprima | “Senza biglietto, viaggio nella carrozza 048” di Andrea Rustichelli

“Senza biglietto, viaggio nella carrozza 048”,Il dolce viaggio nella crudezza della malattia raccontato dal giornalista rai Andrea Rustichelli.

Il 22 luglio Torna Graziella Monni con il libro “Il medico di Caller” a Stintino

Atteso ad Alghero il 25 luglio Patrick Zaki

Genera Festival ha ospitato prima a Stintino alle Vele di Pietra al vecchio Porto, poi ad Alghero a Villa Mosca, Andrea Rustichelli, giornalista Rai e autore che con il suo libro “Senza biglietto, Viaggio nella carrozza 048”ha affrontato quasi con minuzia documentaristica, il male più temuto, il cancro. Una parola bruttissima, lo dice bene Rustichelli che con il tumore ha avuto a che fare. “ma è una parola che va accettata, che condiziona lo scorrere del tempo, che ci proietta in un’altra dimensione, dove niente viene vissuto come prima.” Rustichelli è un professionista, giornalista e autore, che ha voluto condividere con i follower, ospiti e spettatori, un viaggio nell’oblio, dove la paura, cadenza ogni passo. 110 , sono 110 i passi che lui ha contato in quel corridoio d’ospedale. Numeri perché diventi un numero, la malattia spersonalizza l’identità. Diventi una patologia, un numero di letto, una tabella oraria. Una fila di numeri, come  048,il codice identificativo della malattia, con tutta la crudezza che si porta dietro. Un onco-decalogo dove la sofferenza è a prova di retorica. Ma il libro non è solo un viaggio: è la paura che viene vinta, è la malattia che nonostante la sua forza non ha distrutto la vita. Perché il cancro si combatte; non ci sono eroi nel libro di Rustichelli. Non ci sono mantelli magici ne superpoteri, c’è la dignità che ti accompagna, la consapevolezza della vita.

Come hanno sottolineato i lettori presenti durante due serate, il libro affronta un tema pesantissimo con la gentilezza e l’umana consapevolezza di un uomo che sa mandare i messaggi giusti. E il Genera Festival ha voluto con Rustichelli, “generare” coraggio, forza, caparbietà. Qualità che appartengono al giornalista e alla sua scrittura, così delicata, nell’amaro mondo della malattia. In entrambe le serate, la prima moderata dal direttore artistico del Festival Giampaolo Cassitta e nella seconda dall’avvocato Elias Vacca, la malattia è stata vinta da un’estrema consapevolezza e da una leggerezza, che è indispensabile quando si combatte una malattia cosi dura.

E poi un monito alla comunicazione: il modo in cui i media parlano della malattia, spesso in riferimento a personaggi conosciuti, che scivola nella spettacolarizzazione, violentando di fatto la privacy di una persona in un momento di grande fragilità. Un modo errato di scrivere, per altro condannato dalla deontologia e ben spiegato nella Carta di Treviso, che non rispetta l’essere umano.  

Il libro funge anche da liberazione: raccontare e nel farlo liberarsi del peso, talvolta insostenibile, di ciò che si stava vivendo, di ciò che si vedeva nel reparto oncologico frequentato in più ricoveri. Una liberazione in grado di far trovare un senso e di riguadagnare la prima persona che l’autore aveva smarrito in un tempo di sfacelo: il miracolo del linguaggio.

Genera Festival prosegue con la dirigente scolastica Graziella Monni, che ha aperto il Festival e che ritroveremo però a Stintino lunedi 22 luglio con inizio alle 21 00 alle Vele di Pietra con il suo romanzo: “Il medico di Caller”,Solferino editore. Grande attesa il 25 luglio con Patrick Zaki e il libro “Sogni e illusioni di libertà”(La nave di Teseo editore).

 

____EN version____

“Without a ticket, I travel in carriage 048”, the sweet journey into the harshness of the disease told by the RAI journalist Andrea Rustichelli.

On July 22, Graziella Monni returns with the book “Il medico di Caller” to Stintino

Patrick Zaki is expected in Alghero on 25 July

Genera Festival hosted first in Stintino at Vele di Pietra at the old port, then in Alghero at Villa Mosca, Andrea Rustichelli, Rai journalist and author who with his book “Without a ticket, Journey in carriage 048” addressed almost with documentary detail, the most feared evil, cancer. A very ugly word, Rustichelli who has had to deal with cancer says it well. “but it is a word that must be accepted, which conditions the passage of time, which projects us into another dimension, where nothing is experienced as before.” Rustichelli is a professional, journalist and author, who wanted to share with followers, guests and spectators, a journey into oblivion, where fear, cadence every step. 110, there are 110 steps that he counted in that hospital corridor. Numbers so that you become a number, the disease depersonalizes the identity. You become a pathology, a bed number, a timetable. A row of numbers, like 048, the identification code of the disease, with all the crudeness that it brings with it. An onco-decalogue where suffering is rhetoric-proof. But the book is not just a journey: it is the fear that is overcome, it is the illness that despite his strength has not destroyed his life. Why cancer is fought; there are no heroes in Rustichelli’s book. There are no magical cloaks or superpowers, there is the dignity that accompanies you, the awareness of life.

As the readers present during two evenings underlined, the book tackles a very weighty topic with the kindness and human awareness of a man who knows how to send the right messages. And the Genera Festival wanted, with Rustichelli, to “generate” courage, strength, stubbornness. Qualities that belong to the journalist and to his writing, so delicate, in the bitter world of illness. On both evenings, the first moderated by the artistic director of the Festival Giampaolo Cassitta and in the second by the lawyer Elias Vacca, the disease was overcome by extreme awareness and lightness, which is essential when fighting such a tough disease.

And then a warning to communication: the way in which the media talks about the disease, often in reference to well-known figures, which slips into spectacularization, effectively violating a person’s privacy in a moment of great fragility. An incorrect way of writing, condemned by ethics and well explained in the Treviso Charter, which does not respect human beings.

The book also acts as a liberation: telling and in doing so freeing oneself from the weight, sometimes unbearable, of what one was experiencing, of what one saw in the oncology department frequented in several hospitalizations. A liberation capable of making sense and regaining the first person that the author had lost in a time of decay: the miracle of language.

Genera Festival continues with the school director Graziella Monni, who opened the Festival and who we will meet again in Stintino on Monday 22nd July starting at 9pm at Vele di Pietra with her novel: “Il medico di Caller”, Solferino publisher. Great anticipation on July 25th with Patrick Zaki and the book “Dreams and illusions of freedom” (La nave di Teseo editore).

Carrello
Torna in alto