Giovanni Fancello e Sara Chessa: un viaggio gastronomico nella Sardegna di Grazia Deledda

Oggi, nella seconda giornata del Genera Festival 2024 abbiamo avuto la fortuna di incontrare diversi scrittori e giornalisti. Il primo della giornata è stato Giovanni Fancello: giornalista, autore e gastronomo e collaboratore della “Nuova Sardegna”. Uno dei suoi libri più celebri è “Grazia Deledda e il cibo. Da Omero ai giorni nostri.”.

Il libro nasce da una collaborazione tra Fancello e la giovanissima Sara Chessa. La ragazza si era appassionata ad un libro riguardante il cibo di Fancello, nonché il suo futuro collaboratore. In seguito a un incontro tra i due si è sviluppata un’importante collaborazione. Il libro, già come possiamo capire dal titolo, è basato sulla biografia della famosissima scrittrice sarda Grazia Deledda. Deledda nel 1927 è stata premiata per aver vinto il premio Nobel per la letteratura del 1926. Ciò fu un traguardo importantissimo, in quanto prima e unica donna italiana, e seconda a livello mondiale, a vincere un premio Nobel.

I due hanno estratto dai libri della Deledda tutte le citazioni riguardanti il cibo per evidenziare come la scrittrice parli di alcune ricette del 1700 a.C. dei babilonesi e, soprattutto, di moltissime ricette sarde. Nonostante ciò le ricette sarde appaiono per la prima volta in un libro di gastronomia nel 1909, quindi molto dopo le pubblicazioni di Grazia Deledda. Ciò conferma, come anche afferma Fancello, “In un isola, sei isolato anche culturalmente.”. Fancello inoltre mette in evidenza come la Deledda gli abbia dato l’occasione di rientrare in contatto e conoscere meglio la sua terra.

 

Federica Zedde (Genera Press)

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