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Premio giornalismo
Genera 2025

  • I premiati

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2025 / Francesca Oliva

Francesca Oliva, giornalista professionista dal 1997, è vicedirettore di RaiNews24 con delega al portale unico dell’informazione Rai, rainews.it, e caporedattore del Coordinamento del Tg1. In RAI ha ricoperto incarichi strategici, tra cui vicecaporedattore di Tg1 Mattino/Unomattina, curatrice della Rassegna Stampa e responsabile dell’area digitale. Ha diretto Rai Net News, contribuendo alla nascita dell’informazione web della RAI. Protagonista del passaggio al digitale, ha coordinato progetti innovativi per tg, radio e portali istituzionali. La giuria le riconosce una carriera esemplare all’insegna della competenza, della visione editoriale e dell’impegno nell’evoluzione del giornalismo pubblico e multimediale.

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2025 / Osvaldo Bevilacqua

Il Premio "Sardegna" viene assegnato a Osvaldo Bevilacqua, volto storico del giornalismo televisivo italiano, per il suo contributo pluridecennale alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del nostro Paese. Con la storica trasmissione Sereno Variabile, da lui ideata e condotta per oltre quarant'anni, Bevilacqua ha saputo raccontare l’Italia minore con competenza, passione e uno stile divulgativo capace di coinvolgere intere generazioni. La giuria riconosce in lui un narratore attento e autentico, che ha messo al centro del suo lavoro la promozione dei territori e delle identità locali, contribuendo a rafforzare il legame tra comunità e memoria.

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2025 / Marino Bartoletti

Il Premio per la sezione "Sport" viene assegnato a Marino Bartoletti, tra i più autorevoli e amati giornalisti italiani, per il suo storico contributo al giornalismo sportivo e culturale. Ha ideato e condotto trasmissioni iconiche come Il processo del lunedì, La Domenica Sportiva, Pressing e Quelli che il calcio. È stato direttore del Guerin Sportivo, dell’Enciclopedia Treccani dello Sport e delle testate sportive RAI e Mediaset. Raffinato conoscitore di musica italiana e del Festival di Sanremo, dove è stato giurato, opinionista e selezionatore, Bartoletti ha saputo coniugare lo sport con la narrazione storica, sociale e musicale del Paese. La giuria ne riconosce la passione, la competenza e la straordinaria capacità narrativa.

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2025 / Tonino Oppes

Il Premio "Manlio Brigaglia" va a Tonino Oppes per il suo contributo alla diffusione della cultura sarda e alla valorizzazione dell’identità dell’isola attraverso il giornalismo, la divulgazione e la scrittura. Nato a Pozzomaggiore nel 1950, laureato in Scienze Politiche all’Università di Sassari, Oppes lavora in Rai dal 1977 e dal 2000 è capo redattore. Giornalista professionista, si è occupato a lungo di ambiente e cultura, temi che ha affrontato anche nei suoi numerosi volumi. Cura da anni la rubrica Leggere, dedicata agli autori e ai libri sardi, ed è riconosciuto come una figura centrale nel racconto della Sardegna contemporanea. Tonino Oppes incarna la stessa tensione divulgativa di Manlio Brigaglia: attraverso la Rai, la scrittura e le sue rubriche culturali, ha raccontato la Sardegna contemporanea con un linguaggio chiaro, ma profondo, facendo da ponte tra cultura alta e cultura popolare.

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2025 / Silvia Vaccarezza

Il Premio per la sezione “Viaggi e Turismo” viene conferito a Silvia Vaccarezza, per il suo lavoro di divulgazione giornalistica capace di far scoprire territori, culture e tradizioni con uno sguardo umano e rispettoso. La giuria valorizza la sua capacità di raccontare il viaggio come esperienza trasformativa e ponte tra le culture. Giornalista del Tg2 RAI, ha ideato la rubrica Sì Viaggiare, che offre itinerari, viaggi, consigli, curiosità e anticipazioni, dedicata alla scoperta delle mete turistiche in Italia e nel mondo.

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2025 / Paolo Piras

Il Premio per la sezione "Cronaca" va a Paolo Piras, per il suo impegno nel campo dell’informazione televisiva e per l’abilità nel raccontare con equilibrio, chiarezza e senso civico anche le vicende più complesse. Giornalista e scrittore, dirige oggi la redazione Esteri di Rai News 24. In passato è stato inviato del Tg3, seguendo la cronaca e le emergenze del mondo del lavoro in tutta Italia, dopo un primo percorso nel giornalismo sportivo con una rubrica nella Domenica Sportiva. Nel suo ultimo libro, Vertical. Il romanzo di Gigi Riva, ripercorre con sguardo narrativo e rigore giornalistico la vita epica di un campione che ha incarnato integrità, forza e appartenenza.

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2025 / Antonio Paolini

Il Premio per il giornalismo enogastronomico viene assegnato ad Antonio Paolini, critico e autore di spicco nel panorama italiano. La giuria lo premia per la competenza, la passione e lo stile con cui ha raccontato il mondo del cibo e del vino, contribuendo a elevare la cultura gastronomica a patrimonio condiviso. Giornalista professionista, ha collaborato con testate come Il Messaggero, L’Espresso, Gambero Rosso. Co-fondatore della guida Food&Wine Italia, è attivo anche nel settore della comunicazione strategica e culturale. Il suo approccio unisce rigore critico, curiosità intellettuale e sensibilità narrativa.

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2025 / Luigi Manconi

Il Premio “Le storie”, intitolato a Peppino Fiori, è assegnato a Luigi Manconi per la sua instancabile attività di narrazione, testimonianza e riflessione sulle grandi questioni civili del nostro tempo. Giornalista, intellettuale e politico, Manconi ha saputo unire rigore, sensibilità e spirito critico, contribuendo a costruire una cultura dei diritti e della responsabilità. Nel suo ultimo libro, La scomparsa dei colori (Garzanti), affronta il tema della perdita di diversità e della crescita della uniformità culturale, indagando come la società contemporanea stia riducendo la sua capacità di accogliere e valorizzare le differenze, ponendo interrogativi cruciali sulla nostra identità collettiva.

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2025 / Sigfrido Ranucci

Il Premio "Piero Mannironi" per il giornalismo d’inchiesta è assegnato a Sigfrido Ranucci per il suo impegno nella conduzione di inchieste televisive di grande impatto sociale e civile. Ranucci è premiato per il coraggio e la professionalità con cui, attraverso il programma Report, ha contribuito a rafforzare la cultura della legalità e della trasparenza, affrontando temi scomodi con rigore e senso etico. Nel suo libro La Scelta (Bompiani), racconta in prima persona il percorso che lo ha portato a diventare uno dei volti più autorevoli del giornalismo investigativo, svelando il lato umano dietro le sue scelte professionali e le inchieste più complesse.

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2025 / Igort

Il Premio per la sezione "Giornalismo e Fumetti" è attribuito a Igort (Igor Tuveri), maestro del graphic journalism italiano, che vive tra Parigi e “la sua Sardegna” (come afferma lui stesso nel suo sito personale). Con uno stile visivo potente e una narrazione densa di significati, ha saputo affrontare temi complessi con uno sguardo originale, contribuendo a ridefinire i confini del racconto giornalistico. Il suo romanzo a fumetti 5 è il numero perfetto, pubblicato in 15 paesi, è diventato nel 2019 un film con Tony Servillo, Carlo Buccirosso e Valeria Golino, vincitore di un Nastro d’Argento e di un David di Donatello. Continua a lavorare alla serie Baobab, scrive sceneggiature e raccoglie testimonianze che diventano documentari disegnati.

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